Partenza ore cinque, alba tra i meravigliosi panorami svizzeri, croissant e caffè con vista sui filari dorati: così è iniziato il nostro fine settimana alla scoperta della rinomata Alsazia.
La route des Vins d’Alsace è un itinerario enogastronomico che attraversa i piccoli borghi alsaziani, le dolci colline vitate, e permette sia di degustare i celebri vini bianchi che le specialità locali.

Per questo weekend la nostra maison alsacienne è stata Châtenois un paesino vicino a Colmar di cui ci siamo innamorati per la sua tipicità, le sue piccole dimensioni e una panetteria che alla mattina sfornava croissant da favola.



La nostra prima meta è stata Colmar. Sicuramente la città più grande rispetto ai paesi circostanti, ma che conserva comunque i suoi aspetti più tipici. Definita anche la Petit Venice, è attraversata da piccoli canali che la rendono ancor più romantica. Anche se avete poco tempo per visitarla non potete farvi mancare:
- Marche Couvert: raccoglie tutte le specialità alsaziane, dai formaggi, al foie gras, ai prodotti da forno; è possibile anche pranzare tra i banchi con un Flammkuchen o con un tagliere di formaggi, magari accompagnato da un calice di Gewurz locale;


- La collegiale Saint Martin: la cattedrale di San Martino ci ha colpito per la sua imponenza e la maestosa architettura gotica; prendetevi cinque minuti per ammirarla anche esternamente magari seduti ad un tavolino del Salon The Clergue, degustando il loro tradizionale eclaire alla vaniglia;
- La celebre Statua della Libertà riprodotta all’ingresso della città; il suo scultore Frederic Auguste Bartholdi, era originario di Colmar, la sua casa natale è oggi un museo dedicato alla sua storia e ai suoi progetti;
La nostra prima tappa enologica è stata la Domaines Schlumberger che nasce nel 1810 con Nicola Schlumberger e i primi 20 ettari vitati. Con le generazioni successive l’azienda cresce principalmente a seguito di due eventi: la filossera e la prima guerra mondiale; queste due catastrofi portarono molte famiglie nei dintorni ad abbandonare le vigne perchè non erano più in grado di coltivarle, e così la famiglia Schlumberger decise di fare grandi investimenti e acquistare tutti i territori circostanti.
Oggi, arrivati alla settima generazione, la cantina coltiva 140 ettari di cui ben 70 classificati come Gran Cru.
Il nostro tour è iniziato con una visita all’ azienda in cui la gentilissima Annalisa ci ha spiegato tutto il processo produttivo, dall’arrivo dei grappoli in azienda fino all’affinamento in bottiglia in attesa dell’etichettatura e spedizione. Oltretutto erano gli ultimi giorni di vendemmia quindi abbiamo avuto la fortuna di vedere un’azienda concretamente al lavoro ed è stato molto interessante.




La fase sicuramente più affascinante, e che abbiamo potuto vedere personalmente, è stata la fermentazione nelle enormi bottaie sotterranee. In queste botti di quercia, che hanno più di cento anni ,avviene una fermentazione che può durare da 6 a 12 mesi a temperature controllate grazie alla termoregolazione interna presente in ogni botte (unione di innovazione e tradizione).
Siamo poi passati alla Cellar per la degustazione.
Abbiamo iniziato degustando i vini della linea tradizionale definita “Les Princes Abbés“, per passare poi alle Gran Cru presenti in 3 varietà, Riesling, Pinot Gris e Gewurztraminer e poi alle eccezionali “Cuvées de Collection“: Vandages Tardives e Selection des Grains Nobles.



L’aspetto sicuramente più interessante è stato comparare l’evoluzione dello stesso vitigno nella linea Les Princes Abbes e nella selezione Gran Cru.
Nel primo caso il vino si presenta, in linea generale, fresco, sapido, ben equilibrato e persistente, nel secondo l’evoluzione aggiunge complessità, una nota dolce più accentuata per alcuni vitigni come il Gewurz, per altre regala maggiore armonia e finezza sia nelle durezze che nelle morbidezze offrendo un vino intenso e persistente, come nel Pinot Gris.
Irrinunciabili le degustazioni di “Vandages Tardives” e “Sélection de Grains Nobles“. A colpirci particolarmente è stata la vendemmia tardiva di Gewurztraminer, vino dolce, complesso, che riesce a bilanciare la sua viscosità con una freschezza e sapidità importanti. Perfetto da solo, alla fine del pasto con un dolce tipico alsaziano; questo vino racchiude profumi e sentori che partono dalla marmellata di albicocca per passare al dattero e al miele, fino a toccare note speziate.
Qui si conclude la prima giornata in Alsazia, ma presto vi racconteremo il nostro programma per il secondo giorno ricco di tanti dettagli.